Famiglia

Ramponi:”Più soldi alla Difesa e meno pacifismo stupido”

Il presidente della Commissione Difesa alla Camera si lamenta che l’esercito è mal finanziato. Tutta colpa del pacifismo. E i pacifisti precisano….

di Barbara Fabiani

Poche, troppo poche le risorse che la patria assegna alle forze armate italiane. ?La metà di quanto stanziano gli altri paesi a cui amiamo confrontarci”, è la protesta del presidente della commissione Difesa della Camera, l’on. Luigi Ramponi (An). ?Questo e’ inaccettabile ed e’ conseguenza dei continui attacchi da parte di una mentalita’ stupidamente pacifista, nel senso che identifica le forze armate come uno strumento di guerra e non di sicurezza, di pace, come in realta’ sono sempre state dall’inizio della Repubblica”. Il commento è stato rilasciato alla stampa dall?On. Ramponi in occasione una missione di una delegazione della stessa commissione a Varpalota, dove e’ in corso una esercitazione della Brigata Garibaldi. Secondo il parlamentare da dieci anni l?Italia spende in spese militari meno della metà di quanto fanno altri stati con un peso economico e politico analogo al nostro. ”Oggi abbiamo circa 10 mila uomini all’estero per operazioni di pace – ha proseguito Ramponi – ma non abbiamo nell’ambito delle nostre forze armate una capacita’ operativa adeguata al peso politico ed economico dell’ Italia. Questa e’ la verita’. E in ambito internazionale finiremo per perdere di credibilita’?, ha detto con toni allarmati il Generale ex direttore del Sismi. Riferendosi anche al prossimo passaggio verso un esercito di soli professionisti, l?On. Ramponi ha messo in guardia che :?Con le risorse che abbiamo adesso non possiamo fornire una retribuzione adeguata, equipaggiamenti adeguati e l’addestramento adeguato. Con queste risorse ? ha concluso – non si tiene in piedi una struttura come quella che e’ stata delineata” Ma c?è qualcuno a cui i conti non tornano. Protesta l?Associazione Obiettori non violenti per voce del suo presidente Massimo Paolicelli, da sempre impegnati a fare le pulci al bilancio dello Stato in materia di Difesa. “In nome della libertà di pensiero rispettiamo la mentalità guerrafondaia del general-onorevole Luigi Ramponi, anche se non la condividiamo ? ha esordito Paolicelli ? Il quale misura la credibilità di una nazione in base ai cannoni che riesce a schierare”. “Quello che tuttavia afferma l’on. Ramponi – prosegue Paolicelli – parte da un presupposto non corretto, perchè la Difesa confronta con gli altri paesi solo una parte delle spese militari, ovvero la ‘funzione difesa’, non calcolando il bilancio nel suo complesso e le spese che restano fuori bilancio, come le missioni all’estero e i progetti compresi nel bilancio dell’Industria?. Infatti, dati della Nato attribuiscono all’Italia una spesa per la difesa del 2% del P.I.L. esattamente in linea con altri paesi Nato che non hanno armamento nucleare. ?Non bastano i 19.614 milioni di Euro dichiarati nel bilancio della Difesa? Il problema è che la Forze Armate italiane in questi anni non hanno brillato per grandi capacità gestionali, come risulta evidente dagli ultimi rapporti della Corte dei Conti? dice Paolicelli, e conclude: ?Anche con la nostra ‘mentalità stupidamente pacifista’ due conti sappiamo farli! Chi è causa del suo male pianga sé stesso”.


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